L'urbanistica a Savona

Partire dalle necessità dei cittadini e non da quelle dei costruttori

Da troppi anni, purtroppo, il dibattito politico cittadino è incentrato quasi esclusivamente sulle scelte urbanistiche. Nel corso degli anni Rifondazione Comunista, indipendentemente dalla collocazione, ne è stata tra i protagonisti; con sconfitte (ad esempio il progetto Bofill con il PRC all'opposizione) e vittorie (ad esempio l'affossamento del porto della Margonara con il PRC in maggioranza).

Anche in queste settimane è l'urbanistica a tenere banco. Prima col cosidetto "Crescent 2", poi col lungomare di ponente ed infine col complesso di San Giacomo. Su questi ultimi due aspetti il programma del Sindaco Berruti parla chiaro con posizioni per noi avanzate. E' invece di questi giorni una proposta di Sinistra Ecologia e Libertà che ipotizza una riduzione dei volumi previsti pari al 40% rispetto al 25% ipotizzato dal Vice Sindaco Livio Di Tullio. Una posizione che sembra interessante, dico sembra perché non l'ho vista e non l'ho trovata nemmeno sul sito di SEL Savona, che va nella direzione delle battaglie che spesso abbiamo fatto in solitaria. Una proposta che valuteremo con grande attenzione.

Ma sull'urbanistica credo sarebbe interessante superare i dibattiti, spesso accesi, sui singoli progetti per fare il percorso inverso. Partire dalle necessità dei cittadini e non da quelle dei costruttori.

Marco Ravera
Segretario provinciale Rifondazione Comunista
Savona - 9 Aprile 2013