Oggi Il Secolo XIX dedica grande spazio a quella che a me, e agli altri organi di informazione, sembra una "non notizia". Non certo degna di una prima pagina. In sostanza due Consiglieri comunali, il nostro Dario Lavagna e il socialista De Montis, sono accusati, ma non ho sinceramente capito di cosa. I due, entrambi dipendenti dell'ATA, hanno fatto un corso assolutamente regolare presso i Vigili Urbani e in base a questo possono fare multe o comunque operare nell'ambito della sosta e del traffico. Multe a chi non paga la sosta non certo a piacimento. Anche perché seguendo questa "non logica" un esattore delle tasse, ad esempio, non potrebbe mai fare il Consigliere comunale. Quindi? O si esplicita la denuncia ipotizzando qualche reato ad esempio "multe in cambio di voti" - cosa che conoscendo Dario la vedo francamente impossibile - oppure si fanno inchieste e denuncie politiche. I temi certo non mancano.
Penso ad esempio ad un caso scoppiato tra i seguaci di Grillo in tutta Italia. Una posizione che sta lacerando il partito a "5 stelle". Mi riferisco al tema della cittadinanza e dell'immigrazione. La scorsa settimana in Consiglio comunale è stata presentato un Ordine del giorno sul riconoscimento della cittadinanza ai bambini nati in Italia da immigrati stranieri. Un tema importante che riguarda migliaia di persone presenti nel nostro territorio, che lavorano e pagano le tasse. Ma per i "5 stelle" non è un tema da Consiglio comunale. Bene. Allora neanche l'ampliamento della centrale di Vado Ligure o l'acqua pubblica sono argomenti che si decidono nel Consiglio comunale di Savona, ma vengono discussi e portati degli stessi seguaci di Grillo. Quindi viene il sospetto che la loro "non posizione" sia legata ad una contrarietà. Su questo mi piacerebbe si aprisse un caso.
Marco Ravera
Segretario provinciale Rifondazione Comunista
Savona - 28 Marzo 2012